La Cucina
Tradizione ed Innovazione: tutto questo è Mimì alla Ferrovia
La Cucina
La cucina è punto di partenza e motore di Mimì alla ferrovia, che dal 1943 ha scelto di celebrare la cucina di tradizione partenopea. E ancor oggi, dopo circa 80 anni, è custode di una storia gastronomica divenuta celebre in tutto il mondo e che intende riprodurre nelle sue pietanze dalla scelta delle materie prime, fresche e selezionate personalmente ogni giorno. Con l’arrivo della nuova generazione nella gestione di Mimì alla ferrovia accanto agli intramontabili piatti della cucina napoletana si sono affiancate nuove proposte gastronomiche, che mai scendono a compromessi con la qualità e il gusto genuino, ma che hanno sempre il sapore di storia e di tradizione rinnovata.
I piatti della nostra cucina hanno radici davvero antiche.
Sono ricette tramandate di generazione in generazione, oppure sono il risultato di brillanti intuizioni ai fornelli, perfezionate e testate sempre personalmente dalla famiglia Giugliano.
Nel corso di questi lunghi anni di storia Mimì alla ferrovia non è mai sceso a compromessi con le mode del momento, nè tantomeno con la qualità delle materie prime utilizzate per realizzare i suoi piatti.
Pur rinnovando ed ampliando le proprie ricette per regalare un pizzico di personalità e creatività ad ogni piatto, è rimasto fedele alla tradizione culinaria partenopea, consapevole che sta proprio nelle proprie radici la bellezza del nostro futuro.
Ogni preparazione è riempita dei sogni di tre generazioni, esprime il passato ed il futuro insieme, incarna i sapori di qualità e genuinità della buona tavola.
Ed ora tocca a voi ricreare le bontà gustate da Mimì!
Chef Salvatore Giugliano
Salvatore Giugliano nasce a Napoli nel 1991 con la passione per la cucina nel DNA, tanto che appena conseguito il diploma di maturità scientifica ha già le idee chiare: diventare uno chef. La prima esperienza in cucina avviene nel ristorante di famiglia, Mimì alla ferrovia, ma sa bene che è necessario partire dal basso, apprendendo tutti i segreti del mestiere. Così nel 2011 iniziano le sue esperienze culinarie nelle cucine stellate. Parte dal “Marennà” , per poi fare tappa negli anni successivi nelle cucine del ristorante “Quattro passi” e successivamente del “Faro di capo d’orso”. Fra un’esperienza e l’altra e periodi di formazione nelle cucine internazionali in America Latina, negli Usa e nei più vicini paesi europei quali Spagna e Francia, torna sempre “a casa”, ai fornelli di quella cucina che ha fatto la storia della gastronomia partenopea.
È nel 2014, al ristorante il “Mosaico”, che il suo bagaglio culinario si arricchisce notevolmente. Ma non si ferma qui. Nel febbraio 2015 l’irrefrenabile voglia di conoscere tradizioni gastronomiche differenti lo spinge fino in Giappone. Tre le tappe fondamentali: il ristorante “Rakushin” ad Osaka, il “Nishikawa” a Kyoto e il “Tsuyama” a Tokyo. Il suo cuore lo riporta sempre alle origini, per guidare la cucina di Mimì alla ferrovia in Via Alfonso d’Aragona e deliziare gli ospiti di sempre e i nuovi amici di Mimì con piatti che pur rispettando la tradizione gastronomica partenopea sappiano regalare nuovi e più ricercati sapori.