Napoli è servita
Di Napoli è stato detto: o la si ama o la si odia.
La sua personalità è così forte da non ammettere indifferenza.
E la città è, prima di ogni altra cosa, l’espressione della sua gente: del suo calore, delle sue passioni, delle sue contraddizioni. Proprio Napoli è la protagonista di questo racconto, che percorre quasi un secolo della storia cittadina soffermandosi su avvenimenti, personaggi indimenticabili, luoghi d’arte dal fascino misterioso.
Il palcoscenico di questa grande rappresentazione è un ambiente che fa parte della storia di Napoli: il ristorante Mimì alla Ferrovia, ai cui tavoli si sono seduti Totò e Lucio Dalla, Enzo Biagi e Michael Schumacher. Questo è il punto di incontro in cui i napoletani (e non solo) di qualunque estrazione sociale e professione da decenni si riuniscono per celebrare i riti della migliore gastronomia partenopea; davanti a un sartù di riso, ai celeberrimi peperoni ripieni, alle golose tentazioni di babà e sfogliatelle le fatiche e le miserie della vita si dissolvono per lasciare spazio all’eterna magia della città tra il mare e il Vesuvio.
Giuseppe Crimaldi Napoletano, giornalista professionista dal 1993, ha lavorato presso le redazioni de “L’Avanti”, dell’Agenzia Giornalistica Italia, del quotidiano “Roma”, oltre che per alcuni periodici. Dal 1996 è in servizio a “Il Mattino” di Napoli, dove segue la cronaca nera e giudiziaria. Ha collaborato a diverse trasmissioni televisive, curando un documentario del National Geographic sul miracolo del sangue di san Gennaro, e con RAI3, alla serie Cronisti di strada.
Nel 2009 ha vinto il premio speciale Comandante Generale della Guardia di Finanza nell’ambito del premio Cronista dell’Anno, indetto dall’Unione Cronisti, di cui è anche consigliere nazionale.