Le vongole vanno a 100 all’ora solo da Mimì (Vip)
In via Alfonso d’Aragona, nel cuore di Napoli, un tempo ordinava la cena Totò. Oggi qui sono di casa Gianni Agnelli,Luca di Montezemolo e tanti, tanti artisti.
L’Italia passa per Mimì.
Lo dice con vanto Michele Giugliano. Lui, insieme al nipote, he si chiama anche lui Michele gestisce il ristorante che nonno Domenico aprì nel ’42. E in effetti “Mimì alla Ferrovia“, ristorante nel cuore di Napoli vicino alla stazione centrale, è un pezzo di storia.
Qui, a mangiare le squisitezze partenopee ci sono passati tutti. Divi del passato e del presente. Da Ava Gardner a Tyron Power a Mara Venier, da Claudio Baglioni a Pippo Baudo e Ronaldo. Ma i ricordi più belli sono quelli legati all’avanspettacolo.
“Qui vicino al ristorante c’era il teatro Orfei che è un cinema a luci rosse” racconta Michele “al quel tempo sul palco si esibivono attori bravissimi. Totò ad esempio.
E mio nonno gli portava da mangiare in camerino. Il Principe era una buona forchetta e tra un atto e l’altro voleva sempre cenare. Una volta però, per la fretta non gli portarono le posate. Non importa disse sorridendo, e per non perdere tempo si mise a mangiare con le mani. Bè quella scena, tale e quale la ripropose in “Miseria e Nobiltà“. Di questo mio nonno andava molto fiero“.
Tra le celebrità di oggi, Luca Cordero di Montezemolo, patron di Maranello, è il cliente piu’ affezionato. Ogni volta che passa per Napoli per andare nella sua splendida villa a Capri si ferma sempre da Mimì. Sembra che un posacenere con l’indirizzo del locale torneggi sul tavolino del suo soggiorno, accanto al telefono.
Porta fortunasostiene Montezemolo, e prima del gran premio gli da una toccatina. Lucio Dalla invece è venuto una sola volta e quasi non lo riconoscevano “aveva un cappello tutto calato sugli occhi e un cappottone lungo fino ai piedi” dice ridendo Michele.
Da Mimì che in via Alfonzo d’Aragona e prende il nome dal fatto che un tempo la ferrovia della vecchia stazione arrivava propio accanto all’ingresso, si mangia la buona cucina napoletana.
E’una vera goduria per i buongustai, che qui possono assaggiare i famosi peperoni ripieni alla Minucci, dal nome del cuoco, le linguine ai crostacei fino alla scarola natalina.”molte cose sono di nostra produzione” continua Michele “come la mozzarella di bufala che arriva da Falcino di Carinola a Mondragone. Cosi il vino Garg che facciamo noi e i pomodori vesuviani. Anche il pesce lo peschiamo da soli. Abbiamo due barche, in modo che il pesce sia sempre freschissimo.
da Vip 4 Giugno 1998